Il 9 e 10 aprile esperti di tecnologia, consulenti IT, associazioni di categoria ed esponenti della Pubblica Amministrazione locale si sono incontrati a a Bologna, presso il Net Service Digital Hub, per illustrare le opportunità che Aziende ed Enti Pubblici possono cogliere investendo nella trasformazione digitale e, soprattutto, in quella che affonda le proprie radici nei Big Data e nell’IoT.
Protagonisti e organizzatori delle due giornate di approfondimento e dibattito –intitolate rispettivamente Big Data e IoT per la PA e Turning Big Data into Business Value – sono stati Net Service, Acantho, Oracle Italia e Lepida ScpA.
Ma cosa significa per Enti Pubblici e Imprese puntare su Big Data, IoT, Intelligenza Artificiale e Machine Learning?
Come ha spiegato Enrico Folegani, Direttore Tecnico di Net Service, durante il suo primo intervento «Oggi la sfida per le Organizzazioni non è più avere accesso ai dati, ma riuscire a estrarre valore da essi. La Data Integration è, quindi, un aspetto chiave dei processi di innovazione digitale, che richiede competenze specifiche non sempre facili da reperire». Si tratta delle cosiddette digital skill, ovvero quelle competenze strategico-informatiche sempre più ricercate e richieste dal mercato che la stessa Net Service contribuisce a fornire ai Data Scientist, Data Analyst e Data Stewart di domani attraverso le attività formative organizzate nel proprio Digital Hub.
La valorizzazione dei dati rappresenta, insomma, la via maestra per attivare un'innovazione davvero pervasiva e diffusa nel nostro Paese.
Dati aperti e condivisi potrebbero infatti cambiare il volto delle Pubbliche Amministrazioni, dei servizi pubblici, dei trasporti, delle telecomunicazioni e, di conseguenza, dar vita a nuovi servizi a valore per trasformare le città in evolute Smart City, come ha dimostrato Proxima Smart City, il modello in miniatura di città intelligente costruito con mattoncini Lego e allestito presso il Net Service Digital Hub in occasione dell'evento.
Tuttavia, come ha precisato Gianluca Ulisse, Business Developer Manager di Acantho , «Il modello dei servizi è fondamentale per abilitare e sostenere l’universo dei dati aumentati. Il cloud, e la possibilità che offre di acquisire le sole risorse che servono quando servono, permette di guardare ai nuovi modelli di trasformazione digitale garantendosi la velocità, flessibilità, scalabilità e sicurezza necessarie». Ma non solo.
Una Pubblica Amministrazione davvero digital potrebbe avere ricadute benefiche anche sul settore privato.
Ed è proprio su questo aspetto che si sono focalizzati gli interventi previsti nella seconda giornata di lavori che ha visto, tra i relatori, Alessandro Vallega (Information & Cyber Security Advisor, P4I) e Gianluca Ulisse di Acantho, la Digital Company del Gruppo Hera che fornisce ad Aziende e privati una connettività ad alte prestazioni, elevata affidabilità, massima sicurezza di sistemi, dati e continuità del servizio.
Se è vero, infatti, che sarà l'integrazione di diverse tecnologie a contribuire alla creazione e al funzionamento delle città intelligenti del futuro – IoT, cloud, Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Big Data, Open e Augmented Data – è altrettanto vero che per far sì che ciò accada, e che si possa davvero parlare di città-piattaforma, occorre dar vita a un ecosistema virtuoso volto a promuovere l’innovazione in ogni suo aspetto, e da cui non possono essere escluse le Aziende. Per farlo, le Imprese devono tuttavia avviare un cambiamento radicale della cultura aziendale e del modo di lavorare, a tutti i livelli.
In questo quadro, grazie al suo profilo di collettore di esperienze e tecnologie e al suo approcciare la Digital Innovation con la logica della filiera corta, il Net Service Digital Hub si candida a essere uno dei principali centri propulsori di questa spinta.
Per sfruttare a pieno i vantaggi restituiti dai dati arricchiti e aumentati, già fondamentali per le Aziende per abilitare Industria 4.0 e Smart Retail, le Organizzazioni non possono però prescindere da infrastrutture solide e, in particolare, dalle reti broadband, come ha sottolineato anche Gianluca Mazzini, Direttore Generale di Lepida. Fondamentale nell'immediato futuro sarà quindi il ruolo delle infrastrutture abilitanti. Ed è qui che si giocherà la vera partita.
Alla fine della due giorni di lavori, l’Open Innovation e l’impiego di Big Data per migliorare l'efficienza sia delle PA, sia dei processi produttivi delle Imprese sembrano davvero un traguardo raggiungibile a Bologna. Una città che, non a caso, punta a essere un polo di riferimento per i Big Data in Europa. «Bologna – afferma Patrizio Bianchi, Assessore Ricerca e Lavoro Emilia Romagna, durante il proprio intervento video – è il luogo della ricerca e dell’innovazione e deve pertanto essere vista in tutto il mondo come il luogo in cui si guarda avanti».